Ungheria – Speciale Focus su Economia e Mondo del Lavoro 2018
05/07/2018
Ungheria – Speciale Focus su Economia e Mondo del Lavoro 2018
Nell’Ungheria sempre più alla ricerca di lavoratori, si parla di circa 200-300 mila posti vacanti per stranieri, ha visto una crescita dello stipendio medio del 13% rispetto all’anno precedente. Tra le cause degli aumenti ai salari minimi garantiti, vi è sicuramente la decisione dei datori di lavoro, che, per attrarre o mantenere i propri dipendenti, hanno avviato una politica di "corteggiamento salariale" nei loro confronti.
Basti pensare che nel 2017 sono stati circa 25mila gli stranieri che si sono trasferiti in Ungheria, a differenza dei “soli” 10mila nel 2016.
La disoccupazione attuale registrata negli ultimi mesi, segna infatti un nuovo record storico, pari al 3.8%.
Per quel che riguarda invece le previsioni da parte del Fondo Monetario Internazionale (FIM), sulla previsione di crescita del PIL, questo si dovrebbe attestare, secondo le ultime analisi, al 4.3% per il 2018.
Sul fronte dell’analisi dei prezzi, i prezzi di consumo secondo l’Agenzia Nazionale, sarebbero aumentati del +2.3% su base annua, nel mese di aprile 2018, se rapportato all’anno precedente, con in testa il settore per abitazioni e servizio pubblico.
Sul piano prettamente industriale, per quel che riguarda le aziende italiane in Ungheria, si fa presente la decisione da parte dell’ENI di uscire dal mercato ungherese, con la vendita a MET Holding del 98.99% delle quota in Tigasz e delle sue stazioni di servizio.
Si segnala poi un aumento di uso di numero di robot nel settore industriale, con un aumento del 13% su base annua, al pari delle vendite che registrano un +39%. Secondo i dati degli esperti, il numero maggiore di uso dei robot in Ungheria è stato il settore automobilistico, che ha visto nuovi investimenti da parte di Audi, Bmw e Mercedes nel territorio ungherese.
La densità del rapporto robot-uomo in Ungheria è stata di circa 57 per ogni 10.000 lavoratori, ma di ben 281 su 10.000 nel settore automobilistico. In Europa la media è di circa 99 robot ogni 10.000 lavoratori. Tra i fruitori di robot, l’Italia si colloca al 7mo posto nel mondo, mentre l’Ungheria solo al 57esimo posto, dominato per lo piu’ dalla Cina e dal Giappone, insieme a Stati Uniti e Germania.
L’Unione Europea ha di recente finanziato tramite il programma Széchenyi 2020, un progetto di sviluppo per la regione del Tokaj, famosa nel mondo per la produzione di vini, ai fini di rinnovamento di palazzi, strade, edifici e cantine storiche con la previsione di un aumento di circa 80mila turisti l’anno.
Sempre l’U.E. ha di recente ha incrementato i fondi in Ungheria a favore delle culture in acque dolci.
Nell’ambito del programma “Modern Cities” saranno stanziati circa 300 milioni di Euro per gli sviluppi dell’infrastruttura, cultura, economia, sport e turismo della città di Eger e dintorni, primo fra tutti la nuova autostrada M25 ed il rinnovo del Castello di Eger.
Sul piano dello scambio di merci, di recente il Governo ungherese ha inaugurato nuovo servizio di treno merci che collega il porto della città di Xiamen nell’est della Cina a Budapest, continuando l’impegno di divenire un Hub europeo strategico per l’import-export con la Cina, favorito dalla sua posizione geografica per raggiungere i Paesi dell’Europa occidentale.
Ad oggi infatti, bisogna ricordare che l’Ungheria rimane il piu’ grande esportatore verso la Cina tra i paesi dell’Est Europa con 2 miliardi di dollari annui, attirando molti investitori cinesi sul mercato.
Sul fronte bancario, la Banca Nazionale d’Ungheria (MNB) ha di recente aperto un ufficio di rappresentanza a New York, il quarto in tutto per l’istituzione, che ne ha inaugurati di simili anche a Roma, Parigi e Amburgo.
L’Ungheria sta inoltre valutando la possibilità di emettere “Bond Samurai”, ovvero Bond di Stato per 3 mesi in Giappone.
Dr. Lorenzo Amato – in collaborazione con Studio Legale Avv. Balint Halmos