Natura giuridica del home office e aspetti interessanti dalla pratica

26/11/2020

La situazione causata dal coronavirus ha posto anche nuove sfide al lavoro organizzato, in quanto vi è una richiesta senza precedenti di lavoro nell'home office, cioè a casa del dipendente.

Lavorare da casa è considerato da molti di essere „telelavoro” o „teleworking", sebbene questo passaggio temporaneo all'home office non corrisponda al concetto di telelavoro come definito nel Codice del lavoro. Ai sensi dell’Art 196 del Codice del lavoro, per "telelavoro" si intendono le attività svolte regolarmente in un luogo diverso dalle strutture del datore di lavoro, utilizzando computer e altri mezzi di tecnologia dell'informazione (di seguito denominati collettivamente "apparecchiature informatiche"), dove il prodotto finale viene consegnato tramite mezzi elettronici. Nel contratto di lavoro le parti concordano l'assunzione del lavoratore mediante telelavoro. In linea con quanto sopra, l'elemento concettuale del telelavoro è, da un lato, che il rapporto di lavoro è fondamentalmente stabilito specificamente ai fini del telelavoro e, dall'altro, che viene svolto regolarmente in questo modo.

Concettualmente, lavorare tramite home office può corrispondere a una definizione legale di impiego in un luogo di lavoro diverso da un contratto di lavoro; Ai sensi dell’Art 53 del Codice del lavoro, il Datore di lavoro han il diritto di riassegnare temporaneamente i propri dipendenti a posti di lavoro e luoghi di lavoro diversi da quelli contenuti nei contratti di lavoro o ad un altro datore di lavoro. Di conseguenza, qualora il contratto di lavoro del dipendente indica la sede legale o la sede di attività del datore di lavoro come luogo di lavoro e il dipendente svolge l’attivitá da casa su istruzioni del datore di lavoro, allora in questo caso il rapporto di lavoro si svolge in un luogo diverso dal contratto di lavoro. La durata del rapporto di lavoro non può superare complessivamente quarantaquattro giorni lavorativi oppure trecentocinquantadue ore programmate durante un anno solare.

In relazione all'impiego in un luogo di lavoro diverso da un contratto di lavoro, cioé in questo caso in ambiente domestico, vorremmo evidenziare i seguenti punti di interesse;

Per quanto riguarda l'orario, di regola, nel caso del lavoro di home office, l'orario di lavoro del dipendente è non obbligatorio, il dipendente lavora part-time, assegnandosi il proprio orario di lavoro. Tuttavia, l'orario di lavoro occasionale non significa che il dipendente non debba essere disponibile in orari specifici, come riunioni o teleconferenze.

Per quanto riguarda il controllo del lavoro, si può stabilire che sostanzialmente il datore di lavoro determina il metodo di controllo. Deve essere stabilito in anticipo quale periodo di tempo può essere trascorso tra la notifica e l'inizio dell'ispezione locale, vale a dire a casa del lavoratore. Ovviamente, il datore di lavoro o il persona responsabile non può presentarsi inaspettatamente a casa del collega. Il controllo non dovrebbe essere un onere sproporzionato per il dipendente, ma vale anche per i familiari del dipendente qualora il lavoro si svolge nella propria casa.

Lavorare a distanza può anche portare costi più gravi legati al lavoro, come i costi telefonici o Internet, o anche attrezzature speciali o costi di stampa per il lavoro, nel caso in cui la natura del lavoro lo richiede. In base agli obblighi generali relativi al rapporto di lavoro, il datore di lavoro è tenuto a rimborsare al dipendente i costi ragionevolmente sostenuti per lo svolgimento del rapporto di lavoro.

Per quanto riguarda le regole sopra descritte, è importante sottolineare che lavorare in un ambiente domestico non deve in alcun modo comportare una violazione dei diritti del dipendente, quindi come tipico esempio un dipendente non dovrebbe essere tenuto a prendere ferie retribuite durante home office, non è tenuto a svolgere tre turni al posto del unico precedente, né a lavorare nei fine settimana qualora non abbia precedentemente lavorato in questo modo. Il limite di tempo di 44 giorni per l'occupazione in un luogo diverso dal contratto di lavoro si applica solo all'ordine unilaterale della dirigenza, ovvero qualora il datore di lavoro offre l'ufficio a casa ma non lo rende obbligatorio e il dipendente accetti la possibilità, in linea di principio da mutuo accordo tra le parti. In questo modo non si riduce il limite annuale di 44 giorni lavorativi. L'applicazione flessibile del home office può essere una soluzione temporanea fino alla fine della situazione epidemica o fino a quando non sarà fornita l'ubicazione fisica dei luoghi di lavoro.

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