Tendenze finanziarie nel 2020

03/11/2020

I dati recenti dell'Ufficio ungherese di statistica mostrano che un sesto in meno di persone ha stipulato contratto di prestito per acquistare immobili nella prima metà di quest'anno rispetto all'anno precedente. In sintesi, tuttavia, non vi è stato alcun calo sostanziale; 422 miliardi di fiorini ungheresi sono stati erogati in prestiti per gli immobili nella prima metà dell'anno, quale somma è soltanto 1% in meno rispetto all'anno precedente, il che significa che l'importo medio dei prestiti per transazione è aumentato. In quest'area i prestiti per l'ampliamento e l'ammodernamento si sono comportati in modo opposto: sono diminuiti di un terzo del totale. I prestiti per la costruzione sono aumentati del 5%, mentre i prestiti per l'acquisto di appartamenti di seconda mano sono diminuiti di pari importo, mentre la popolazione abbia stipulato contratti di prestiti il 15% in più per il finanziamento di nuove abitazioni. Sommariamente, ciò significa un prestito medio di 13,3 milioni di HUF per consumatori residenziali per l'acquisto di nuovi appartamenti nella prima metà dell'anno, mentre lo stesso prestito è stato di 10,5 milioni di HUF per appartamenti usati.

Come è noto, fino al 31 dicembre 2020 la moratoria di rimborso dei prestiti era generale, applicata dagli istituti di credito ai contratti già in essere al 18 marzo 2020, sia tra i clienti retail che tra le imprese.

È stata adottata la legge n. 107 del 2020 sull'estensione della moratoria di rimborso dei crediti. La legge ha introdotto le seguenti innovazioni:

• i disoccupati, le donne in attesa e coloro che allevano figli, i pensionati e i dipendenti pubblici possono beneficiare della moratoria sul rimborso crediti con le condizioni invariati fino al 30 giugno 2021;

• riguardo alle società; soltanto le imprese in difficoltà finanziarie possono usufruire dell'opzione dal 1 ° gennaio, queste imprese - a differenza dei clienti individuali, con cui la loro banca concorda elettronicamente sull'idoneità - devono inviare un modulo di domanda separato all'istituto di credito;

• coloro che non prorogano la moratoria di rimborso crediti devono rispettare il divieto di cancellazione del contratto fino alla metà del prossimo anno.

Per quanto riguarda la procedura degli istituti di credito, l'esperienza del nostro Studio Legale è che a causa della situazione epidemica, la circolazione della clientela personale è notevolmente diminuita mentre è aumentata l’esigenza del digital banking e della comunicazione elettronica. Tenendo presente questo, le banche stanno cercando di mettersi al passo con la loro infrastruttura alle mutate circostanze. In linea generale la procedura di accredito non è diventata significativamente più gravosa, in quanto molti atti precedenti possono essere risolti elettronicamente con la partecipazione di un legale rappresentante. Si può inoltre affermare che la disponibilità delle banche a concedere prestiti non è diminuita e potrebbe rafforzarsi ulteriormente a fine anno.

Previous
Previous

Natura giuridica del home office e aspetti interessanti dalla pratica

Next
Next

Panoramica del mercato immobiliare autunnale